Dec. 25th, 2019

macci: (Default)
★★ Calendario dell’Avvento 2019 by Fanwriter.it!
★ Data: 25 Dicembre
★ Rating/Avvertimenti: Rosso
★ Due righe: Seguito di "regali di Natale e come sbagliarli"
★ Hashtag: 
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Regali di Natale e come Sbagliarli ...peggio!)


- Sei sicuro, amico?- soffiò la voce ansiosa di Ron mentre gli passava il pacchetto. 
Harry lo prese con rispetto e solennità – Sicurissimo.-
- Ma abbiamo un nuovo assortimento di manette col pelo. Non è ormai una vostra cosa? ve la regalate ogni anno!-
Harry sogghignò – E questa volta sarò diverso. Anno nuovo, tradizione nuova!-
- Ma…- la voce di Ron si spense – Oh, va bene!- sbottò esasperato – Tua la decisione, tua il pianto. Non venire da me poi a lamentarti!-

**

Harry tornò a casa con un sorriso che teneva in ostaggio le labbra. 
Da quando si erano messi insieme quella fatidica notte di Natale, Harry e Draco Malfoy erano stati una delle più imbranate, agguerrite e adorabili coppie che esistevano. 
Certo c’erano stati ovvi problemi all’inizio. Per esempio, trasformare una convivenza in una  convivenza era stato uno dei primi; cose che prima potevano solo dare fastidio erano diventati argomenti delicati da trattare se ci si voleva rotolare tra le coperte la sera. 
Quindi… sempre.
Tante, piccole incomprensioni e sfide si erano parate davanti a loro e ad ogni passi Harry viveva col timore che Draco decidesse che non ne valesse la pena, che era meglio tornare semplici coinquilini o addirittura che lasciarlo fosse la soluzione migliore.
Ma Draco era rimasto. Ogni giorno, ogni attimo, aveva combattuto al suo fianco, apparentemente senza nemmeno sforzarsi, come se desse per scontato che per lui avrebbe dovuto affrontare tutto ed era disposto a farlo.
Harry si era chiesto se avesse mai potuto amarlo più di quanto non facesse già, ma sapeva già la risposta.
Se lo avesse amato di più, probabilmente sarebbe impazzito del tutto.
Draco Malfoy sul divano, le gambe divaricate e il telecomando della televisione che aveva imparato ad usare in mano. 
- Ehi.- mugugnò mentre i suoi occhi erano intenti a seguire con attenzione la trama di una soap opera che seguiva.
- Dovresti davvero uscire di più.-
- E perdermi cosa succede tra Camilla e Felix? Giammai.-
Harry ridacchiò e si sedette su una poltrona adiacente, poi tirò fuori dalla tasca il pacchetto e lo poggiò sul tavolino. Poi attese.
Quando Draco gli concessi di spostare l’attenzione dallo schermo per posarlo prima su di lui, poi sul pacchettino, il suo sopracciglio si alzò.
- Piccolino per delle manette di pelo con dentro della droga afrodisiaca.-
- Siamo maghi, le grandezza non è un problema.-
Draco tirò le labbra in un sorriso divertito – Touché.- poi lo prese.
Mentre lo scartava il cuore di Harry palpitava nel petto, poi finalmente lo aprì rivelando un anello doro con un piccolo diamantino sulla cima. 
Vide le sue pupille dilatarsi, poi il suo sopracciglio si alzò nuovamente.
- Ti sei fatto fregare di nuovo?- la sua voce superò una certa nota acuta – Ma quanto devi essere scemo?-
- Draco, cosa…- quasi farfugliò Harry, confuso.
Lui girò il pacchettino con un’espressione di sufficienza – Hai sbagliato pacchettino di nuovo!- lo informò – e penso tu abbia anche rovinato la serata ad una coppia. Complimenti Potter, ti sei superato.-
Quando Harry capì cosa stava succedendo una fitta gli attraversò il petto: Draco stava rifiutando a priori l’idea.
Ottimo.
Sì…
Doveva respirare.
Salvare il salvabile.
Tirò le labbra in un forzassimo sorriso e fece per prenderla – H-hai ragione, sono veramente pessimo.- non era sicuro nemmeno di aver parlato davvero o era solo nella sua testa, ma il cuore gli dette una stretta quando Draco tirò a sé il pacchettino.
- Meriti una punizione.- annunciò.
- … eh?-
Stavolta gli occhi di Draco si assottigliarono in un’espressione maligna e felina, prese di nuovo tra le mani la scatolina e tirò via l’anello per metterselo all’anulare sinistro.
- Accetto!- annunciò tronfio – Ti sposo.-
Harry non riusciva a seguire il discorso, visto che stava andando in fretta e in mille direzioni, si schiarì la gola.
- Draco…- provò. 
Lui insistette alzando la mano al cielo e per un attimo ammirandola – Già mi vedo il pel di carota svenire.- ghignò – oh, i preparativi! Lì ti farò impazzire. Cigni, pavoni e pure elefanti. Ah, e un drago, ovviamente! – 
- Draco, per favore!- esclamò Harry.
Era passato dal rifiutare categoricamente l’idea a prenderla palesemente in giro. 
Harry non era dell’umore di insistere in quella conversazione ancora, finché non sentì le uniche parole che potevano ribaltare la situazione.
- Certo, se mi scopi fino all’alba potrei pensare di liberarti da questo peso.- sogghignò.
Harry avrebbe voluto essere più orgoglioso, ma avrebbe significato non solo scoprire le carte e ammettere che le sue intenzioni erano più serie di quanto Draco desse per scontato, per di più… 
Non importava quanto tempo fosse passato da quanto stavano insieme, la mattina si svegliava con la voglia di lui e la notte soddisfarla era la cosa che lo faceva correre a casa.
- … Ti ascolto.- disse, quindi.
Gli occhi metallici dell’altro, brillarono di trionfo – Mi toglierò quest’anello se, dal momento in cui il sole sorgerà nel cielo, tu sarai ancora duro dentro di me.-
Harry ci rifletté – Facile da aggirare: andiamo a dormire, ti sveglio prima dell’alba, anzi…- sogghignò – Non è nemmeno necessario che tu sia sveglio quando iniziamo.-
L’obbiezione fece assottigliare gli occhi dell’altro, restò in silenzio per un lungo attimo come se cercasse falle a quella logica ma, non trovandone, alzò il tiro.
- Cinque volte.- disse – Se mi farai venire cinque volte, mi tolgo l’anello.-
Harry si appoggiò noncurante sulla poltrona e accavallò le gambe – Cinque, eh?-
- Cinque.-
- L’ultima volta che ho avuto un giorno libero se non sbaglio lo abbiamo più che superato.- gli disse facilmente.
- Giorno libero, è la parole chiave.- scrollò le spalle Draco – Sei stanco, sto cercando di venirti in contro, visto che c’è in gioco un costosissimo matrimonio in cui, sta pur certo, che ti farò disperare.-
Harry soppesò la cosa, lasciò che i suoi occhi scivolassero sull’anello che sembrava veramente una cosa sola con la sua mano. 
Era in una sfida impossibile: non arrivare alla meta e vedere fino a che punto la sua cocciutaggine aveva la meglio, o sfinirlo fino a dimenticare come si chiamava.
La scelta fu piuttosto ovvia.
- Dieci.- rilanciò – Entro l’alba.-
Per un lungo momento i due si studiarono nelle reciproche posizioni, ma alla fine la logica era molto più ovvia di quanto non fosse: non c’era verso che avrebbe vinto la scommessa, come non c’era verso che si sposassero davvero con quelle premesse.
Ma era divertente sfidarsi. Tanto valeva buttarcisi senza esitazione.
Draco tese la mano e decretò – Affare fatto.-
Harry si pose in avanti e la afferrò – Vorrei dirti che non te ne pentirai, ma probabilmente lo farai.-

**
Harry decise di farsi una doccia prima di tutto. Dopo una veloce sciacquata,si mise l’accappatoio e si sentì un boxer che saliva sul ringh.
Il gioco iniziava… ora!
Scese le scale con ancora i capelli che gocciolavano.
All’inizio della loro relazione, non era troppo sicuro che Draco lo trovasse davvero attraente in senso stretto, del resto avevano convissuto per mesi senza che lui mostrasse un qualsiasi interesse, così aveva sperimentato un poco.
Se non lo aveva trovato attraente prima, di certo una volta che la componente sesso era entrata in gioco, i suoi occhi metallici si erano aperti.
Non che lo avrebbe mai ammesso apertamente, ma aveva imparato nel tempo una o due cose su come farsi desiderare.
In cima a tutte, farsi trovare già nudo, e aveva anche un debole per i capelli bagnati.
Draco stava bevendo un sorso di tea in cucina quando si girò e si bloccò nell’atto di soffiare sulla bevanda rovente, cosa che lo lasciò con un adorabile musetto da papera che si sforzò di ritirare prima di umettarsi le labbra.
- Sfoderi l’artiglieria pesante, eh?-
Harry ridacchiò, mentre iniziava a fare un passo predatorio verso di lui – So che mi adori così.-
- Ti prego, non parlare.- lo squadrò dall’altro in basso – Rovini tutto.-
Harry alzò gli occhi al cielo ma non era davvero esasperato, si limitò quindi a raggiungerlo e ingabbiarlo alla cucina con le braccia. 
L’accappatoio si era aperto un poco lasciando una visuale pettorali che fece sfuggire a Draco un’occhiata profonda.
- Puoi toccarli, se vuoi.- disse – O leccarli.- propose.
Per quanto la cosa lo allettasse, Draco fece un mezzo sorriso e bevve un sorso di tea alzando un sopracciglio con noncuranza – O puoi farmi vedere il resto della mercanzia.- propose.
Ah, la voleva giocare così? L’auror fece un passo indietro e si aprì finalmente l’accappatoio.
Quello che non si aspettava era vedere il suo ragazzo tentare di non ridere sotto i bassi e bere un altro sorso per dissimulare.
- Sto cercando di essere sexy qui.- replicò un po’ ferito.
- Lo sei, giuro, lo sei.- gli concesse, poi s’umettò le labbra – Ma stavo pensando che dato che non riuscirai a soddisfare la nostra scommessa, dal momento che dovrò sposarti, speravo avessi fatto dei piccoli upgrade.- gli lanciò un’occhiata veloce in basso. Harry abbassò lo sguardo sui suoi gioielli di famiglia.
Cosa che spinse l’altro a ridere, senza più trattenersi.
Harry si rimise l’accappatoio – Stai cercando di non farmelo alzare, per caso?- soffiò.
Prima rifiutava totalmente l’idea che si stesse proponendo e ora rideva alla vista di lui nudo. Erano due belle botte al suo ego.
Draco scrollò le spalle e bevve un ennesimo sorso alla tazza. 
Stava vincendo lui. Qualsiasi fosse ormai la sfida tra loro, stava vincendo lui…
Era strano che ora smorzasse i suoi tentativi di rendere la situazione sensuale e romantica dal momento che non solo era il loro anniversario ma era stato il primo a mettere in campo l’idea di farlo per tutta la sera.
Era quasi tentato di annunciare la resa e risolvere tutto con quello che effettivamente voleva: sposarlo e vivere per sempre a litigare felici e contenti.
Del resto, la scommessa era chiara: no sesso, passeggiata fino all’altare.
- Okay, okay.- Draco si sforzò di tornare serio – Bene. Seducimi!- gli fece anche un gesto con la mano per dire di proseguire.
Harry si appoggiò al tavolo e incrociò le braccia – No.-
- Non dirmi che ti sei offeso.- gli rinfacciò.
Harry scrollò le spalle – allora, per il nostro matrimonio, pensavo di farlo in campagna. Magari alla tana, hanno spazio per metterci un sacco di posti a sedere.-
- P-Prego?- Draco quasi si strozzò con un ennesimo sorso di tea.
- Ci sarebbe anche spazio per i cigni.- insistette – o per qualunque altra idea stravagante che ti verrà.-
Vide gli ingranaggi del suo cervello mettere insieme i pezzi, cercare di capire come riprendere il controllo della situazione. 
- Sono un grifondoro, amore.- gli ricordò con un sorriso – Se all’alba non ti avrò fottuto in ogni angolo della casa, puoi scommetterci il culo che ti sposerò. Quindi, se non vuoi sposarmi, prova a mettermi dell’umore di vincere questa scommessa.-
Dopo un lungo sguardo di sfida, Draco appoggiò la tazza del tea e si appoggiò alla cucina.
- Qui è dove te l’ho succhiato la prima volta, ricordi?-
Era il motivo del perché prima di andare a lavoro beveva il caffè in sala da pranzo. Le erezioni a lavoro non era molto gradite.
- Se puoi usare quella bocca per dire tante cazzate, almeno usala per cose migliori.-
Ottimo.
Harry lo raggiunse, e sostenendo il suo sguardo, si mise in ginocchio.

Una, pensò Harry mentre sentiva il seme caldo del suo ragazzo scivolargli sul mento. Sentiva le sue gambe tremare ancora. Non più di nove, aggiunse.
Draco gli passò una mano tra i capelli ancora umidi e soffiò – Devo ammetterlo, sei diventato bravo in questo.-
- Evviva me.- soffiò Harry mettendosi in piedi. Anche se l’accappatoio non mostrava l’entità della reazione fisica del moretto, era perfettamente chiaro che non fosse del tutto indifferente alle sue azioni.
Draco ora sembrava più docile, decisamente più dell’umore di assecondare la loro scommessa. Afferrò i lembi dell’accappatoio e li aprì, tornado a vedere la mercanzia che poco prima aveva deriso. Questa volta, il suo sguardo era più che soddisfatto.
- Ora va meglio.- confermò.
Harry si alzò e lo bloccò di nuovo tra lui e la cucina, questa volta, premendogli il corpo addosso. La sua erezione schiacciata sull’inguine provocò nell’altro un piccolo singulto, come se fosse ancora sensibile e ciò non aiutasse a fatto. Gli prese la mano con l’anello e gliela chiuse attorno alla durezza, adorando sentire il metallo al suo anulare.
- Prova la mercanzia. Soddisfatto o rimborsato.-
Draco non obiettò, ma iniziò ad accarezzarlo con un occhio più attento e critica come se saggiasse davvero la grandezza, la durezza, e la durevolezza. 
Quest’ultimo fattore, fu messo duramente, in discussione, dal momento che sfoderò tutto l sua abilità per farlo venire.
Ma Harry non si era fatto a caso la doccia prima di iniziare il combattimento.
Sorride, estasiato da quelle carezze, godendosi il suo piccolo angolo di paradiso, tanto che iniziò a muovere i fianchi su quella mano, si concentrò più possibile sul fresco del metallo.
Sapeva che era una cosa temporanea, ma adorava che portasse il suo anello.
Non era ancora venuto, quando Draco gli afferrò la nuca e se lo tirò addosso, baciandolo con energia nuova.
Si rese conto che era tornato duro immediatamente dal momento che la distanza tra loro si era azzerata.
Desiderò con tutte le sue forze girarlo e entrargli dentro in un'unica spinta, ma invece rispose al bacio e iniziò a spingere la propria erezione su quella dell’altro causando una frizione che gli tolse il respiro.
Draco aprì la mano e le serrò insieme prima di iniziare ad assecondare le spinse di harry fino a che non divenne una nuova, estenuante, guerra.
I pensili della cucina tintinnavano  dalla forza delle loro spinte, il respiro spezzato non era aiutato dai baci che si susseguivano.
Respirare  o spingere, spingere o respirare. Non c’era una scelta giusta.
Venire fu inevitabile.
La mano libera di Draco si artigliò sui un gluteo dell’altro nel disperato tentativo di causare più pressione possibile nelle due erezioni, inarcò la schiena e esplose con un gemito che riempì tutta la cucina e fu musica per le orecchie.
Ma harry era capitolaro poco dopo di lui con un orgasmo così potente che a parte la pelle, l’odore e il calore dell’altro… non c’era nient’altro nel suo piccolo mondo.
Ci si aggrappò, lo strinse forte, e per un attimo ammise a se stesso che lo voleva, che lo amava.
Dio se lo amava.
Non importava che non volesse sposarlo, o che lo deridesse se si spogliava.
Amava Draco Lucius malfoy follemente.
Si ritrovò a baciare il suo collo, adorando la confidenza setosa sulel labbra, non disdegnò nessun angolo, nessun centimetro, mentre le mani salivano a cercare il petto, fino a cercare i suoi capezzoli duri.
- Harry…- lo sentì soffiare.
Era già venuto due volte, non era già in grado di iniziare di nuovo, ma a lui non importava. Non lo stava toccando per farlo evccitare, lo stava toccando, perché voleva.
- Ti amo.- sussurrò sulla sua pelle – Merlino, se ti amo.- e seguitò a baciare e toccare il resto di lui.
Draco sembrava sempre farsi piccolo quando lo faceva, era come se se diventasse della stessa grandzza del suo palmo, e potesse spasmarlo come voleva. Almeno finché non svaniva la sposatezza da post orgasmo.
Draco gli afferrò i capelli. Dovevano piacergli molto, ppena lavati perché non aveva mai spesso di toccarglieli finora,  soffiò un – Spogliami, idiota.- che, con tutta probabilitò, suonò come un ordine solo nella sua testa.
Più pelle da toccare e baciare.
La camicia venne via senza essere sbottonata,mentre il pantalone richiese uno sforzo sovrumano quale era l’allontanarsi da lui. Le mutande, seguirono presto la loro stessa fine.
Una volta liberatisi della stoffa in più, Harry si prese un momento per far apprezzare anche ai suoi occhi ciò che il resto dei sensi avevano già assaporato, poi tornò a diventare una cosa sola con lui.
Draco se ne stava seduto sulla cucina, nudo e sopportava che Harry lo baciasse e toccasse ovunque stoicamente, fin quasi a accettare un nuovo e più calmo bacio.
Harry non si rese conto quanto tempo fosse passato con le labbra incollate sulle sue finché Draco non si staccò da lui e sussurrò – Buon anniversario.- con gli occhi lucidi e un sorriso stanco e dolce sul viso.
Harry allora guardò l’orologio e vide che era passata mezzanotte.
Era Natale.
Era il loro speciale giorno.
Lo baciò di nuovo, questa volta come se baciasse la cosa più preziosa che fosse mai stata creata e si staccò da lui solo quando ormai nessuno dei due aveva più aria nei polmoni.
- Non potrò mai più entrare in cucina senza avere un erezione.- commentò Harry divertito. 
Draco fece un sorrido divertito e replicò – Me lo prometti?- portandoli a ridacchiare.
Ora che non stavano più avvinghiati e pomiciare, il gelo invernale stava iniziando a farsi sentire nonostante la casa magicamente riscaldata. 
Certo, una possibiltià era tornare ad avvinghiarsi, ma sospettava che per quanto fossero affezionati al farlo in cucina, restare a chiappe nude seduto si di essa non fosse la cosa più comoda del mondo.
- Andiamo sopra?- propse quindi.
- Era ora che me lo chiedessi.-
Gli prese la mano, rigoloramente quella con l’anello e iniziò a trascinando verso le scale con un alzata di occhi.
- Potevi proportlo anche tu. – soffiò fintamente esperato.
- E non rovinarti per sempre la cucina? Giammai.-
- Non potrò mai più mangiarci.- confermò.
- Beh, non del cibo ci certo.- replicò Draco e Harry si fermò per lanciargli un’occhiata increduto su ciò che aveva detto e si vide sorridere con innocenza.
- Forza andiamo, devo farti venire altre otto volte.- gli fece cenno con la testa. Draco salì le scale con un espressione a dir poco sorniona.

**

Arrivati in camera tutto quello che Harry avrebbe voluto fare era buttarlo sul letto, aprirgli le natiche e affondare in lui.
Resistere, fu ancora più difficile quando Draco sembrò essere dello stessissimo avviso dopo essersi steso e oangia in giù e aver alzato il suo adorabile culetto con tanto di semi sculacciata come invito a procedere.
- Forza con la numero tre!- esclamò perfino.
- Come fai a essere così eccitante anche quando sei meno romantico possibile?-
- E’ un arte la mia.- divaricò meglio le gambe.
Harry si avvicinò e posò le mani calde sulle sue natiche, aprendole per vedere bene l’ano del suo amato. Dal momento che era così pallido, anche quell’anello di carne era di un colore rosato adorabile…
Prima di stare con lui non avrebbe mai credito di trovare un ano adorabile.
- Quindi, se ho capito il tuo sottinteso messaggio vuoi che ti infili il mio cazzo duro qui, ho capito bene?-
Draco sobbalzò dalla risatina – Dieci punti a grifondoro.- soffiò cercando di calmarsi.
Harry fece un lungo – MMmh- come a decidere cosa fare, poi passo un giro sulla circonferenza.
- Quindi dovrei entrare qui…- con il dito fece per entrare, ma infilò solo il polpastrello – Qui, giusto?-
Draco annuì. Anche se era di spalle poteva vedere gli angoli della bocca tirati in un sorriso divertito – A-ah.-
- Così?- Infilò metà dito, poi lo ritrasse e ripeté l’operazione un altro paio di volte. La terza volta il dito entrò con molta più facilità e iniziò a notare che l’ano stava diventando umido.
- Esatto.- soffiò Draco, con il sorriso meno marcato ma il respiro più lento – Però, con il tuo cazzo.-
- Oh intendi questo?- e Harry poggiò la punta della sua nuovissima erezione sull’anello di carne che ebbe un piccolo fremito solo all’idea.
Sapeva che non poteva scoparlo in quel momento, un solo dito non bastava, ma per un lungo istante l’istinto di spingersi in lui fu più devastante di un uragano.
Vide Draco spostare il peso su un solo braccio per reggersi perché l’altro stava raggiungendo zone più ambite. Lo vide darsi un paio di cazerre con la coda dell’occhio.
Harry allora lasciò che l’erezione scivolasse un paio di volte lungo la fessura. e un paio di volte spinse un po’ la punta dentro di lui.
Lo sent’ irrigidirsi, ma non obbiettare.
- Così?- soffiò Harry, un po’ senza fiato.
Il – Sì.- dell’altro fu solo un ansito.
Doveva entrargli dentro. Ora.
Fece per allontanarsi quando Draco quasi urlò esapseprato – Che diavolo fai?-
L’altro replocò sulla difensiva - … il lubrificante.-
Con un enfasi di disperazione profonda, Draco si portò una mano alla testa come se non riuscisse più a capire perché stava con uno tanto deficiente.
- Evocalo, coglione, sei un mago, per diamine!-
- Oh.-
Harry tese la mano e il tubetto gli volò tra le dita e Draco fece un verso che poteva significare solo “ma perché sto con un tale deficiente!”.
Può darsi che lo avesse anche sussurrato, ma Harry fece finta di non esserne sicuro.
Si rovesciò una generosa quantità sulle dita, poi si concesse un paio di carezze, il tutto mentre spremeva un altro po’ di liquido viscido su quell’adorabile nello di carne che aspettava solo lui.
Quando le dita affondarono in quella carne in un solo colpo, Draco inarcò la schiena, trattenerdo il respiro.
Per quanto la voglia di entrargli dentro fosse ormai pressante, Harry si prese del tempo per essere sicuro che Draco fosse pronto.
Tuttavia, quando si rese conto che stavano bastando le sue falangi per dare un certo piacere al suo ragazzo, iniziò a divertirsi.
Si godette ogni sussultò, ogni sospiro, cercò il punto preciso che sapeva farlo diventare matto e ci tornò ancora e ancora.
Ancora gocce di sperma stavano già scivolando via dalla punta, ma non era abbastanza. Avvolse il suo sesso e iniziò ad accarezzarlo.
Draco provò a dire qualcosa, ma ogni sua rimostranza fu messa a tacere da un’altra scarica di piacere. Quando capì che non avrebbe ottenuto ancora quello che voleva, si concesse di provare davvero piacere, lasciandosi finalmente andare.
Iniziò perfino a muovere i fianchi, un po’ sulle dita che continuavano a scoparlo e un po’ sulla mano che continuava ad accarezzarlo.
Tutto il corpo di draco si strinse in una morsa prima di venire.
Harry adorò il calore del suo seme sulle dita, continuò ad accarezzarlo fino a che ne sentiva l’umidità.
Draco quindi scrollò disteso, il respiro affannato, gli occhi lontani.
Harry si sentiva soddisfatto del suo operato, anche se il proprio corpo non era del tutto contento di dover aspettare ancora.
Dopo un lungo momento, si riprese abbastanza da girarsi supino e guardarlo dal basso con un espressione interrogativa, come se ci fosse qualcosa che gli sfuggiva.
- Fammi capire.- soffiò con ancora poco respiro – Hai intenzione o no di fottermi?-
- certo.-
- Stai aspettando un invito scritto?- aggrottò le sopracciglia alzandosi sui gomiti – Ho la ceralacca e tutto, basta solo che me lo dici.-
Harry si mise una mano sul cuore – Ti prego, ti scongiuro, un giorno devi assolutamente farlo: Caro Harry Potter, questa notte ti voglio dentro di me fino a nuovo ordine. Draco Malfoy. – 
Draco non poté fare a meno di ridacchiare, chiudendo gli occhi e godendosi il rilassamento post orgasmo.
- Tre.- disse.
- Altre sette in arrivo.-
Quasi ride, esasperato, poi prese un prodonro respiro, portandosi una mano alla fronte come se la luce lo infastidisse. Era la mano con l’anello e Harry ebbe una tretta al cuore.
Come avrebbe voluto semplicemente… che fosse vero.
Che Draco fosse suo, anima, corpo,certificato e cera lacca.
Si stese accanto a lui e cercò il contatto, provò a baciargli una guancia, poi un lato della bocca, infine le labbra quando furono finalmente a portata.
Il bacio che seguì fu lento e profondo.
- Possiamo fermarci, se sei stanco.- propose.
Aprì gli occhi e lo guardò con un espressione che non sapeva decifrare, poi si fece più vicino e sussurrò – Non prima di sentirti dentro di me.-
Non lo disse come una provocazione, ma come un dato di fatto. Harry sentì la propria eccitazione diventar impossibile da gestire.
Si impose su di lui, sostentendo il suo sguardo, si aprì un varco tra le sue coscie e poi si infilò tra di loro.
Il suo posto preferito.
Gli rubò un altro bacio prima di entrargli finalment dentro con un’unica, lenta, spinta. 
Draco trattenne il respiro e socchiuse gli occhi ma si sforzò di sostenere il suo sguardo, slvo poi serrargli quando finalmente gli fu completamente dentro.
Lo sentì contrarsi, lo sentì irrigidirsi, tanto che non riuscì a non godere di quella pressione e venne, sepolto in lui.
Si sforzò di tornare a respirare, mentre restava fermo, incapace di uscire, e incapace di muoversi ma all’altro non sembrava infastidire.
Sembrava, invece, godere di ogni attimo che persisteva.
Era… bellissimo.
Iniziò a muoversi, ancora duro nonostante tutto, presto l’eccitazione tornò più devastante che mai. Sbatté i fianchi contro i suoi, mentre i respiri si spezzavano, corti e singhiozzanti.
Harry aprì gli occhi e vide Draco sotto di lui e realizzò che non era una scommessa, non era nemmeno in discussione.
Lo avrebbe sposato, ne era certo. Lo avrebbe anche stregato se fosse stato necessario.
Si era scoperto egoista, mentre il piacere montava, si era scoperto avido.
Lo voleva. 
Era suo.
Draco venne ancora, il cuore che sembrava volergli uscire dal petto tanto batteva contro la gabbia toracica. Sighiozzò mentre inarcava i fianchi per spingerli più che poteva contro Harry.
Crollò dopo una lunga estati, più soddisfatto che mai.
Harry scivolò fuori da lui con rammarico, e Draco sembrò altrettanto scontento, ma privo di energie per protestare. Chiuse gli occhi e parve sul punto di addormentarsi.
- ehi…- soffiò Harry – mettiamoci sotto le coperte.-
- Mettimici  tu.- mugugnò l’altro.
Harry non si fece pregare, nonostante Draco facesse di tutto per rendersi più psante riuscì a metterlo sotto le coperte e si intrufolò vicino a lui pretendento come pagamento del srvizio trasporto di avvinghiarsi a lui cosa che fece con uno sbuffo fintamente scocciato.
Restarono lì a lungo, mentre i corpi si rilassavano.

- Di questo passo non arriviamo a dieci.- mormorò Draco mettendosi meglio sulla sua spalla.
Harry guardò il soffitto – Allora dobbiamo sposarci, non abbiamo scelta.-
L’altro restò per un lungo attimo in silenzio, la mano con l’anello era poggiata sul suo addome e le dita si tesero come se studiassero la consistenza del metallo.
- Ci tocca.- confermò.
Era uno scherzo crudele quello. Harry sentiva il petto fare male dalla consapevolezza che non era così che sarebbe dovuto andare, che voleva chiedergli di sposarlo in modo adatto, che voleva che fosse vero…
- Secondo te come sarebbe andata se non ti avessi regalato le manette due anni fa?-
Ancora silenzio, Draco mosse un poco la testa per mettersi meglio – Probabilmente starei ancora in bagno a masturbarmi pensando a te.-  disse e Harry aggrottò le sopracciglia.
- lo facevi…?- domandò.
Draco alzò il capo per guardarlo con un sopracciglio alzato – Certo. Non sono mica cieco.-
- Stai dicendo che sono bello?-
Draco s’umettò le labbra – Se non tu, il tuo cazzo sicuro.- scherzò.
Harry mise un piccolo broncio – Devo essere geloso?-
- Decisamente.-
- Lui lo sposeresti?-
- Anche subito.- confermò subito.
- bene.- soffiò Harry tornando a guardare il soffistto – direi che questa mia bacchetta ha fatto la sua magia.- soffiò.
Risero, come due scemi, prima che la mano di Draco abbandonata sull’addome iniziasse a scivolare lenta verso il basso e le dita toccarono delicatamente la base mentre delle labbra calde si posarono su un capezzolo.
- Vada per la quinta?- propose, dopo una generosa leccata.
Harry si sentì andare a fuoco.
- Quinta sia.-

**

Ad un certo punto avevano perso il conto.
Lo facevano, riposavano, tornavano a farlo, e tutte le volte diventava tutto più confuso e senza confini.
Non c’era più alcun controllo o emozione, a parte il semplice volersi unire ancora e ancora.
Non gli era mai davvero servito un afrodisiaco per desiderarsi, per consumarsi.
Il mattino arrivò lo stesso, così come il pomeriggio.
Harry si svegliò di soprassalto quando aprì gli occhi e vide l’ora.
- siamo in ritardo!- quasi urlò.
Draco fece un lungo mugugno e entrambi ebbero una sorta di Dejavu.
- Forza!-
Nonostante il riposo sentì i suoi poveri muscolo protestare per i movimenti e sospettava che quelli del suo ragazzo no fossero da meno.
Draco si mise supino e esclamò – Tanto sono abituati ai nostri ritardi. Non serve correre.-
- Ma…-
- Sanno che è anche il nostro anniversario. – Draco fece un gesto con la mano che voleva scacciare l’ansia dell’altro – aggiungono anche un cuscino in più alla mia sedia per questo.-
- oh e va bene! Vado a fare una doccia, tu alzati con calma.-
Arrivò in bagno e aprì l’acqua aspettando che diventasse calda controllò i danni di una notte magnifica.
Occhiaie, succhiotti…Quelli erano graffi?
Entrò in doccia e iniziò a insaporarsi quando Draco barcollò in bagno e si infilò in doccia con lui.
Anche questa, era una cosa loro. Harry iniziò a lavargli i cpaelli senza dirgli niente.
Draco era ancora mezzo addormentato e il massaggio alla cute non stava aiutando,si aggrappò a lui per non scivolare, e si sforzò di aprire gli occhi.
- Hai vinto la scommessa.- annunciò.
- Oh.- Harry cercò di nascondere la delusione. Aveva smesso di pensarci ad un certo punto, ed era da quel punto preciso che la notte era volata mentre era immerso in lui.
Draco passò la testa insaponata sotto l’acqua poi si tolse i capelli bagnati dal viso, aprì finalmente gli occhi e il suo sguardo cattrò quello di Harry.
C’era qualcosa di diverso, un magnetismo nuovo.
Era determinazione.
- Ma mi sposerai lo stesso.- disse.
Harry schiuse le labbra, preso in contropiede, Draco prese la spugna e iniziò a strofinarla sul petto del suo compagno, probabilmente solo epr fare qualcosa.
- Ho deciso che ci sposiamo davvero. Se la cosa non ti sta bene… beh, fattela stare bene.-
- Ma…-
- Rimborseremo l’anello al vero proprietario e ci scuseremo perché questo ora è mio e non lo può riavere.-
- Draco…-
Qualcosa nel suo modo di muovere la spugna era diventato incerto, ea la determinazione che stava scemando, facendo strada all’incertezza e all’imbarazzo. Alzò di nuovo gli occhi e restò catturaro dalla nuova fragilità che scorse.
Era la prima volta che lo vedeva così.
- Ti amo.- disse, quasi senza fiato – E voglio sposarti.-
Harry sentiva così tante emozioni tutte insieme premese l’una sull’altra che in un primo momento non ne sentiva nessuna, poi la felciità fece a botte per prevalere.
Gli afferrò il viso e lo baciò, con così tanta energia che Draco faticò a ricambiarlo.
Qando si separarono Harry disse solo – Lo voglio anche io.
E fu perfetto così.

**
La verità venne a galla qualche ora dopo. Harry confessò a Draco che quell’anello era sempr estao per lui e tecnicamente lui era il vero artefice della proposta e che il fraintendimento era valso tutto per sentire Draco dirgli che lo amava e proporsi a sua volta.
Questi, ovviamente, gli urlò dietro per circa un’ora era stato inopportuno propirsi lanciando un sacchetitino sul tavolo mentre guardava la televisione e che gliel’avrebbe fatta pagare afinché morte non l’avrebbe separato dalla sua punizione.
Sarebbe stata un lungo, lunho perioso di un adorabile tortura.
A casa WEasley quel giono si festeggiò sia natale, che lanniversario dei due amanti che il loro fidanzamento.
- Beh, per risparmiare sui regali.- scherzò Draco divertito.
A Harry non serviva avere tanti regali diversi sotto l’albero, erano due anni che si facevano sempre lo sesso identico, meravilsio regalo: stare insieme.
Ed era perfetto così.











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