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Titolo: I due volti del Carnevale
Cow-t 9, Seconda settimana, M1.
Prompt: Storico
Numero parole: 1849
Rating: Verde
Fandom: Originale


Orsù è giunto il giorno tanto amato,
Tutti per strada, il Carnevale è arrivato.
Una maschera sul viso a svelare il cuore,
per celebrare infine il silenzioso amore.

Il carnevale. Di nuovo. Come ogni anno.
Una tradizione nata per festeggiare le vittorie e, come tutte le feste, divenuta un pretesto solo per oziare e abusare dei piaceri della vita. Un sorriso spunta sul tuo viso mentre ammiri la tua maschera nuova. Ne fai fare una ogni anno, nuove decorazioni, nuovi colori e nuove forme.
Non che ti interessi sul serio, a te interessa solo che sia stata creata da Lui.
Rimiri tra le mani la nuova opera d’arte e sorridi compiaciuto. Zanni, naso lungo, bella, elegante, ma come un tocco di originalità sui contorni smaltati. Con le dita cerchi i rilievi e leggi le sue iniziali: C.T.
La indossi e, come ogni anno, avverti il profumo di vernice fresca.
Un’ultima occhiata allo specchio e scendi in strada, eviti i posti affollati. Nonostante i fuochi d’artificio siano ancora lontani, San Marco è impraticabile sin dalle prime ore del mattino.
Stranieri attirati dalla nomea della festa si aggirano come bimbi in un negozio di dolciumi, con occhi sbarrati, impossibili da nascondere nemmeno sotto delle maschere.
Paesani che si muovono con coscienza tra le strade affollate e strette. Dame che cinguettano con i gondolieri per ricavarne un passaggio.
Il sole è alto, ma non così caldo da farti sudare nel tuo abito di rara seta orientale, eppure la folla attorno a te sembra stringerti in una morsa soffocante.
Scivoli tra le vie più strette e sconosciute, quelle che la gente normale evita o semplicemente non conosce.
I tuoi amici ti aspettano, affretti il passo.
Passi accanto al laboratorio, lo fai tutte le mattine. Non ti affacci come sempre, ma non ti sembra arrivato il giorno se non scorgi la porta verde della cantina.
Quasi la saluti con lo sguardo, come faresti con una vecchia amica e prosegui dritto.
Ma qualcos’altro attira la tua attenzione.

Chi è quella bella fanciulla? Chi è?
Bella come il sole viene verso di te.
Lo splendor della vestite del color del sole, indossato
impallidisce a confronto del sorriso accennato.


La persona che ha attirato la tua attenzione è in piedi sul molo, guarda il mare con aria concentrata.
Sbatti le palpebre tre volte prima di renderti conto del perché ti ha attirato così. La rivelazione è come un pugno nello stomaco.
Lui.
In un bellissimo vestito verde con il corpetto ricamato d’argento, la persona di cui indossi la maschera, fissa il vuoto. I capelli solitamente legati, per evitare che si sporchino durante il lavoro, restano lungo la schiena nascondendo le spalle un po’ larghe. Le mani provate dal lavorare sono nascoste in guanti raffinati, l’accenno di barbetta è stato cancellato dalla lama.
A nascondere il viso solo una maschera, una colombina, che sembra rilucere del colore delle stelle.
Rimani lì, fermo, incapace di capire cosa fare. Salutarlo? Forse no.
Se qualcuno indossa una maschera, c’è sempre un perché.
A toglierti dall’impiccio è lui che si gira come se avesse avvertito il tuo sguardo.
Sobbalza e per un attimo s’irrigidisce, incapace di decidere cosa fare. Poi ti fa un inchino impacciato.
- Signore.- sussurra con voce così flebile che quasi non la senti.
Aggrotti le sopracciglia, confuso. Non sai come reagire. Lo imiti e t’inchini.
- Signorina…-
Restate fermi lì, come incapaci di muovervi. Come se aveste fatto del vostro meglio per aiutare il destino, e ora toccasse a lui suggerirne il seguito. Fare il suo dovere, insomma.
Ma non puoi perdere questa occasione. E’ troppo allettante.
- Ci siamo già incontrati da qualche parte? - dici ancora, avvicinandoti – Forse… dai Bradamente?-
Da più vicino i suoi occhi grandi sembrano poter rispecchiare il mondo. Le labbra poter decorare l’intera esistenza.
Una maschera ben fatta è capace di far apparire “unico” anche l’essenziale e ogni volto diventa protagonista.
E lui è un maestro nel crearne.
Se non conoscessi ogni singolo dettaglio del suo corpo, dal cicatrice sulla guancia abilmente coperto, alla semplice postura, non lo avresti mai riconosciuto.
L’inganno è perfetto e non sarai tu a svelarlo.
Non sai perché si sia travestito, nonostante sia illegale dal 1458, ma non vuoi rinunciare a poterlo guardare davvero, come mai potresti fare.
Qualora se ne accorgesse e ti accusasse, potresti sempre dire di non averlo riconosciuto.
Le labbra si allargarono in un sorriso sollevato e annuisce – Credo di sì.- sussurra – anche se eravate piuttosto ubriaco e credevo che non mi avreste mai riconosciuta.-
A quella festa effettivamente eri ubriaco. E non avresti riconosciuto nessuna ragazza presente.
Per fortuna è l’alibi perfetto.
-Devo ammettere purtroppo di non ricordare il vostro nome.- sussurri sorridendo – Potresti rinfrescarmi la memoria?-
Nonostante la maschera riesci ad accorgerti del sopracciglio alzato.
- E se non ve lo dicessi?- ribatte.
- Dovrò passare il resto della giornata a convincervi a farlo.-
- Intende perseguitarmi fine alla fine del giorno?- sorride, divertito.
Tu annuisci – Certo. Per sapere il suo nome sarò la sua ombra fino alla fine del giorno.-

Il cavaliere dal sogno, affascinato,
si inchina a tal miracoloso creato.
E con una mano delicatamente protesa,
la dama vince il cuore e la contesa.

E’ come un incantesimo, non sai definirlo in altro modo.
Vi siete buttati nella festa, avete bevuto, riso. Avete vissuto.
Pare che il destino, infine, si sia messo a ruotare ed è come se vi foste dimenticati della folla soffocante.
Non esiste nulla al di fuori di voi. E le maschere che ingannano lo sguardo vi aiutano…
Non sai cosa prova lui, non capisci il perché del travestimento, ma non ti importa.
Finché lui crederà di non essere stato riconosciuto, puoi farlo. Puoi fingere di non sapere.
Puoi sfiorare i suoi capelli, puoi cercare le sue mani.
Puoi sembrare un Casanova qualsiasi che tenta di conquistare una bella fanciulla incontrata per caso.
E per la prima volta da quando lo conosci, hai l’impressione di poter essere te stesso, e di intravedere per la prima volta lui.
Non c’è derisione nel suo assecondare il corteggiamento. Non c’è repulsione.
Finalmente ti accorgi dello sguardo in cui ti rispecchi. Che, in quegli occhi grandi, così grandi che sembrano annullare l’effetto decorativo della maschera e attirare ogni attenzione, riesci a vedere cosa c’è.
Cogli infine il suo sguardo. I suoi occhi appaiono immensi, al punto che la bellezza della maschera, sbiadisce al loro confronto. E in quegli occhi ti perdi, anneghi, fino a capire cosa celano.
Ci sei tu. E non hai più paura.

Col cuore palpitante d'emozioni celate,
I due protagonisti scendono in strada.
Il viso contornato da maschere incantate,
le ore preziose voleranno via, comunque vada.


In un attimo si chiude tra le spalle, il viso nascosto nel tuo petto. Una guardia vi passa accanto, ridendo di una gentildonna che aveva ecceduto con il vino.
Sorridi tra te e te. Non corre alcun pericolo di essere incriminato, nessuno noterebbe la differenza.
Solo tu avresti potuto riconoscerlo. Lui è in grado di perseguitare i tuoi sogni di notte ed i tuoi pensieri da sveglio. Non saresti in grado di dimenticare il suo volto nemmeno dopo cent’anni.
Sorridendo del suo timore, fai scivolare la mano dietro la schiena.
Col il bustino sembra fragile, ma non lo è. Avverti la forza del suo corpo teso da quel nuovo tocco attraverso al stoffa. Sorridi, divertito.
- Il tuo nome?- sussurri piano, tanto che devi chinarti al suo orecchio per avere speranze di essere udito. Così lo avvicini di più, e senti il calore del suo corpo.
Quasi trema, mentre si aggrappa alla tua camicia.
- Il giorno non è ancora finito.- dice.
Ti allontani e riesci a vedere nonostante il trucco e la maschera il rossore delle sue guance.
Sfiori il viso con delicatezza, mentre i suoi occhi si fanno confusi. T’inumidisci le labbra e ti chini a baciarlo.
Il lungo naso della zanni urta la sua colombina nell’impeto, ma pieghi di più la testa. Ne approfitti per schiudere le labbra e invitare l’altro a fare lo stesso.
Quando lo senti aprirsi, avverti l’emozione distruggere ogni tuo autocontrollo.
Siete solo tu e lui, ed un bellissimo inganno.
Nessuno se ne accorgerà, nessuno vi riconoscerà, nessuno lo saprà. Puoi baciarlo, puoi assaporare la sua bocca, puoi godere del contatto con la sua pelle senza temerne la condanna.
Solo oggi. Sono in un affollato carnevale come tanti.
Ti allontani e leggi nei suoi occhi un’emozione che ha un nome; ed è un nome pericoloso.
Il sorriso che accompagna la maschera della colombina si tinge di tristezza.
- … fino alla fine del giorno.- sussurri.
- Fino alla fine del giorno.- ribatte e lo baci ancora.
Non importa quando le maschere si urtino, o quando lo faccia la gente, non notate nemmeno le battutine dei passanti, né gli schiamazzi.
Continuate a baciarvi, senza sosta, senza saziarvi. Incapaci di smettere come due assetati nel deserto.
Chissà, forse sperate che un bacio infinito consumi il desiderio. Sperate che faccia tacere ogni brama, che la allontani da voi così da poter riprendere come se nulla fosse il giorno dopo.
E lo fa, lo fa davvero, ora che potere essere voi stessi.
Ma solo fino alla fine del giorno.

E' giunto, non v'è via d'uscita.
Legno, decori e sorrisi mostreranno la verità
il giorno del Carnevale cambierà la loro vita.
Di due innamorati, il cui amore è crudeltà.


Il buio scende, inesorabile e la banchina si riempie di gente in attesa. I fuochi d’artificio sono pronti per essere accesi nella piazza di San Marco, i fuochi saranno così alti che rispecchieranno i mille colori sull’acqua, facendo brillare la città.
Voi siete lì, ve ne restate in piedi, tra la folla. Come due amanti, vi tenete la mano.
La prima luce che attraversa il cielo segna lo scadere del tempo. Come una cenerentola che deve scappare via dal ballo, lui stringe forte la tua mano, nella speranze di allontanare il finale. Non ci sarà nessuna scarpetta di cristallo quest’anno.
Il cielo si illumina di colori così intensi che senti di poter piangere. Nessuno se ne accorgerebbe.
Vorresti baciarlo ancora, ma non vorresti mai ricordare questo momento come il vostro ultimo bacio.
Vorresti che quei fuochi d’artificio illuminassero così tanto il cielo da ricreare un nuovo meraviglioso giorno come quello.
Vorresti con tutto te stesso, poterlo amare senza che sia qualcosa di sbagliato…
La mezzanotte è come una condanna.
Le vostre mani intrecciate bruciano a contatto.
Dovete tornare alla vostra vita, ma nessuno dei due vuole mettere fine a questo magico giorno.
Lo senti prendere un profondo respiro e ciò che più temi avviene.
Il giorno finisce.
- Addio.- sussurra appena prima di lasciare la tua mano.
Non fai in tempo a dir nulla che scivola via, tra la folla sognante e stanca.
Nemmeno il tempo di perdere il tepore del suo tocco e ti levi la maschera.
Il carnevale è finito.
Si torna alla finzione.



Orsù è giunto, il giorno tanto amato,
Tutti per strada, il Carnevale è arrivato.
Una maschera tra le mani a celare il cuore,
per dimenticare, infine, il perduto amore.

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