Le conoscenza è potere
Feb. 11th, 2019 06:41 pmTitolo: La conoscenza è potere
Cow-t 9, prima settimana, M3.
Prompt: Pelapatate
Numero parole: 1250
Rating: Verde
Fandom: Harry Potter
Da quando vivevano insieme, Harry aveva trovato buffo il modo del suo fidanzato di approcciarsi alle cose nuove. Per Draco, tutto ciò che era normale per un semplice babbano, era come vedere un unicorno rosa che ballava il tip tap e, per la prima settimana, se ne era stato in casa con gli occhi sgranati a chiedergli nel dettaglio ogni singolo oggetto a cosa servisse. I primi tempi era stato paziente e sincero nel descrivere l'utilità di ogni singolo aggeggio, ma quando Draco entrò in salotto una mattina con un pelapatate tra le mani e la sua migliore espressione accigliata chiedendo cosa fosse, Harry Potter non resistette.
- E' una bacchetta magica.- replicò.
Il silenzio calò tra loro finché Draco non esclamò – No, davvero, cos'è?-
Harry se ne stava seduto sulla poltrona, l'aggeggio con le immagini in movimento che raccontava storia di dubbio gusto era acceso e, nel mentre, scorreva le notizie sul giornale. Era una pacifica domenica mattina e quella mattina, grazie alle prestazioni piuttosto magiche del suo compagno, Harry era decisamente di buon umore.
- E' una bacchetta magica. -
- E' piatta sul davanti.-
- E' nuova.- confermò Harry - Me l'hanno mandata per provarla e sponsorizzarla, sai... l'eroe magico, quelle cose lì.-
Draco accentuò la faccia crucciata - E perché era nel cassetto delle stoviglie?-
- Oh, l'avevo lasciata lì?- fece tutto innocente - Ultimamente non so dove ho la testa... sarà l'amore! -
Ed eccolo lì, il sopracciglio. Quel magnifico modo di alzarlo che aveva fatto capitolare Harry Potter quel giorno in cui si era reso conto che tutto sommato Draco aveva un certo non so che. Forse non si voleva male abbastanza per scegliersi come partner uno dei peggiori stronzi dell'universo però non c'era stato finora un solo giorno in cui si fosse annoiato.
- E come funziona?- fece all'improvviso con una voce addolcita.
- Come ogni bacchetta, si punta e si pronuncia l'incantesimo. Come dovrebbe mai funzionare? -
- Ed è piatta davanti perché... -
- All'occasione può scagliare ben due incantesimi in poco tempo. -
- Ed ha delle lame perchè... -
- Perché possa essere anche usata come arma da contatto fisico. Se noti, invece che semplice e fragile legno, è creata con il miglior polimero esistente al mondo. - replicò nuovamente con un sorriso sornione - E' l'innovazione del secolo e l'hanno mandata al tuo adorato partner, non sei contento? -
Draco attraversò la stanza e gliele mise in mano - Mi fai vedere come si fa?- cinguettò, con un nuovo preoccupante sorriso - Voglio vederla in azione. -
Harry osservò l'inerte pelapatate nelle sue mani e poi alzò gli occhi su di lui - E' troppo potente, potrei far saltare la casa. - tentò.
- E io potrei far saltare il sesso da qui all'eternità. - rispose Draco sornione - Forza, prova a trasfigurare quel vaso.-
- No è che...- esitò - E' solo per magie di attacco. Infatti, diventerà una dotazione degli Auror, se passa il brevetto. -
- Puoi puntarlo a quel vaso che ci ha regalato la signora Weasley. Glielo spiego io che è colpa della nuova magica bacchetta! -
Harry s'umettò le labbra - Non dovrei usarlo se non strettamente necessario. -
- Se preferisci, ti attacco. Anche se ora ho avuto la brillante idea di vivere sotto il tuo stesso tetto, sono sempre un Malfoy, nessuno crederà che io lo abbia fatto per sbaglio. -
- Andresti ad Azkaban. -
- Se è per farti provare questo gioiello della magia ne sarà valsa la pena! -
Si perse negli occhi di sfida del suo amato e si rese conto che Draco aveva smesso di crederci qualche invenzione fa, tuttavia non riusciva a smettere di prenderlo in giro. Se c'era anche solo una possibilità minuscola che gli credesse, doveva insistere.
- Provalo tu, se ci tieni tanto. - disse - Se te lo chiedono, io non c'entro nulla. -
- Stai volutamente dando, quella che dichiari un'arma potentissima, in mano a un dichiarato mangiamorte? -
- Hai messo la testa a posto. - fece Harry affondando di nuovo gli occhi nel giornale pur di non sostenere ulteriormente il suo sguardo tagliente - Credo in te. Sai che ti amo. -
- Sì, lo so. - fece Draco e con la coda dell'occhio lo vide scrollare le spalle - Ma se mi stai pigliando per i fondelli, giuro che vedrai il mio culo nell'anno del mai. -
Harry avvertì la minaccia sulla pelle; se c'era una cosa che aveva capito in quei mesi di frequentazione, e poi nelle settimane di convivenza, era che quando Draco Lucius Malfoy si intestardiva, nulla lo distoglieva da quella convinzione. Un esempio eclatante, era stato tormentarlo per anni solo perché non aveva deciso di essere suo amico quel fatidico primo anno.
Ma si stava divertendo troppo. Non poteva proprio rinunciare.
- Prova, su. - insistette.
Draco sembrò soppesare l'intera conversazione così come il peso e consistenza del pelapatate tra le sue mani. Guardò prima lui, poi l'oggetto mistico, poi di nuovo lui e sembrò arrivare a una conclusione.
La conclusione fu puntarla verso di il padrone di casa.
- Quindi se ora colpissi te...-
Harry sentì i sensi di ragno iniziare a trillare - ... cosa vuoi fare? -
- Un piccolo incantesimo di attacco. Ho ancora da vendicarmi per aver tentato di conquistare il mio cuore squarciandomi il petto con un incantesimo che neanche sapevi come funzionava. - si fermò e ci rifletté - Effettivamente, pensandoci, esattamente perché sto con te? -
- Perché mi ami? - tentò Harry.
- No, ci deve essere un motivo più valido. I soldi, forse? -
- Hai più soldi di me. -
- La tua fama. Deve essere quella. - annuì solennemente - Beh, diciamogli addio. - puntò il pelapatate - Qualche ultima parola? -
Harry sapeva che se voleva insistere nella sceneggiata avrebbe dovuto fingere di temere il pelapatate, ma guardarlo puntare quel coso con un espressione arcigna era troppo divertente. S'umettò le labbra - Se mi lasci vivere, ti succhio l'uccello. -
- Non sei un buon negoziatore. - replicò Draco subito - dovresti offrirmi qualcosa che di solito non fai volentieri. -
Harry si rifletté - Starò sotto per tutta la prossima settimana? -
- Un mese. -
Ci fu di nuovo silenzio, i due si fissarono per un lungo, rabbioso minuto. Poi Draco ripose la fatiscente arma e tirò le labbra in un sorriso divertito.
- Quindi... ricapitoliamo. - mormorò - Sono riuscito a minacciarti con un pelapatate e a guadagnarci anche un mese di sesso dove sto sopra io. Chi pensi abbia vinto questa gara? -
Harry si ritrovò ad arrossire e si alzò dal divano - Sei perfido. -
- Ti stavi divertendo tanto, non volevo rovinarti il gioco. - sorrise Draco indulgente.
- Che mi hai chiesto a fare cosa fosse? -
Draco s'umettò le labbra - Quando ti chiedo le cose... ti piace.- fece l'occhiolino - Ti piace prenderti cura di me, anche solo spiegandomi cos'è un pelapatate. -
La sfida era scivolata nella loro nuova quotidianità - Quindi chiedermi cose è il tuo modo di farmi sentire utile? -
- Vedo che capisci. - annuì Draco divertito - e ora, ho un ricatto da riscattare. - gli fece l'occhiolino - Ci vediamo sopra...-
Harry osservò il suo ragazzo iniziare a salire di sopra con un sorriso largo e trionfante e si ritrovò innamorato di quel ragazzo ancora una volta…
Riusciva sempre a sorprenderlo.
Cow-t 9, prima settimana, M3.
Prompt: Pelapatate
Numero parole: 1250
Rating: Verde
Fandom: Harry Potter
Da quando vivevano insieme, Harry aveva trovato buffo il modo del suo fidanzato di approcciarsi alle cose nuove. Per Draco, tutto ciò che era normale per un semplice babbano, era come vedere un unicorno rosa che ballava il tip tap e, per la prima settimana, se ne era stato in casa con gli occhi sgranati a chiedergli nel dettaglio ogni singolo oggetto a cosa servisse. I primi tempi era stato paziente e sincero nel descrivere l'utilità di ogni singolo aggeggio, ma quando Draco entrò in salotto una mattina con un pelapatate tra le mani e la sua migliore espressione accigliata chiedendo cosa fosse, Harry Potter non resistette.
- E' una bacchetta magica.- replicò.
Il silenzio calò tra loro finché Draco non esclamò – No, davvero, cos'è?-
Harry se ne stava seduto sulla poltrona, l'aggeggio con le immagini in movimento che raccontava storia di dubbio gusto era acceso e, nel mentre, scorreva le notizie sul giornale. Era una pacifica domenica mattina e quella mattina, grazie alle prestazioni piuttosto magiche del suo compagno, Harry era decisamente di buon umore.
- E' una bacchetta magica. -
- E' piatta sul davanti.-
- E' nuova.- confermò Harry - Me l'hanno mandata per provarla e sponsorizzarla, sai... l'eroe magico, quelle cose lì.-
Draco accentuò la faccia crucciata - E perché era nel cassetto delle stoviglie?-
- Oh, l'avevo lasciata lì?- fece tutto innocente - Ultimamente non so dove ho la testa... sarà l'amore! -
Ed eccolo lì, il sopracciglio. Quel magnifico modo di alzarlo che aveva fatto capitolare Harry Potter quel giorno in cui si era reso conto che tutto sommato Draco aveva un certo non so che. Forse non si voleva male abbastanza per scegliersi come partner uno dei peggiori stronzi dell'universo però non c'era stato finora un solo giorno in cui si fosse annoiato.
- E come funziona?- fece all'improvviso con una voce addolcita.
- Come ogni bacchetta, si punta e si pronuncia l'incantesimo. Come dovrebbe mai funzionare? -
- Ed è piatta davanti perché... -
- All'occasione può scagliare ben due incantesimi in poco tempo. -
- Ed ha delle lame perchè... -
- Perché possa essere anche usata come arma da contatto fisico. Se noti, invece che semplice e fragile legno, è creata con il miglior polimero esistente al mondo. - replicò nuovamente con un sorriso sornione - E' l'innovazione del secolo e l'hanno mandata al tuo adorato partner, non sei contento? -
Draco attraversò la stanza e gliele mise in mano - Mi fai vedere come si fa?- cinguettò, con un nuovo preoccupante sorriso - Voglio vederla in azione. -
Harry osservò l'inerte pelapatate nelle sue mani e poi alzò gli occhi su di lui - E' troppo potente, potrei far saltare la casa. - tentò.
- E io potrei far saltare il sesso da qui all'eternità. - rispose Draco sornione - Forza, prova a trasfigurare quel vaso.-
- No è che...- esitò - E' solo per magie di attacco. Infatti, diventerà una dotazione degli Auror, se passa il brevetto. -
- Puoi puntarlo a quel vaso che ci ha regalato la signora Weasley. Glielo spiego io che è colpa della nuova magica bacchetta! -
Harry s'umettò le labbra - Non dovrei usarlo se non strettamente necessario. -
- Se preferisci, ti attacco. Anche se ora ho avuto la brillante idea di vivere sotto il tuo stesso tetto, sono sempre un Malfoy, nessuno crederà che io lo abbia fatto per sbaglio. -
- Andresti ad Azkaban. -
- Se è per farti provare questo gioiello della magia ne sarà valsa la pena! -
Si perse negli occhi di sfida del suo amato e si rese conto che Draco aveva smesso di crederci qualche invenzione fa, tuttavia non riusciva a smettere di prenderlo in giro. Se c'era anche solo una possibilità minuscola che gli credesse, doveva insistere.
- Provalo tu, se ci tieni tanto. - disse - Se te lo chiedono, io non c'entro nulla. -
- Stai volutamente dando, quella che dichiari un'arma potentissima, in mano a un dichiarato mangiamorte? -
- Hai messo la testa a posto. - fece Harry affondando di nuovo gli occhi nel giornale pur di non sostenere ulteriormente il suo sguardo tagliente - Credo in te. Sai che ti amo. -
- Sì, lo so. - fece Draco e con la coda dell'occhio lo vide scrollare le spalle - Ma se mi stai pigliando per i fondelli, giuro che vedrai il mio culo nell'anno del mai. -
Harry avvertì la minaccia sulla pelle; se c'era una cosa che aveva capito in quei mesi di frequentazione, e poi nelle settimane di convivenza, era che quando Draco Lucius Malfoy si intestardiva, nulla lo distoglieva da quella convinzione. Un esempio eclatante, era stato tormentarlo per anni solo perché non aveva deciso di essere suo amico quel fatidico primo anno.
Ma si stava divertendo troppo. Non poteva proprio rinunciare.
- Prova, su. - insistette.
Draco sembrò soppesare l'intera conversazione così come il peso e consistenza del pelapatate tra le sue mani. Guardò prima lui, poi l'oggetto mistico, poi di nuovo lui e sembrò arrivare a una conclusione.
La conclusione fu puntarla verso di il padrone di casa.
- Quindi se ora colpissi te...-
Harry sentì i sensi di ragno iniziare a trillare - ... cosa vuoi fare? -
- Un piccolo incantesimo di attacco. Ho ancora da vendicarmi per aver tentato di conquistare il mio cuore squarciandomi il petto con un incantesimo che neanche sapevi come funzionava. - si fermò e ci rifletté - Effettivamente, pensandoci, esattamente perché sto con te? -
- Perché mi ami? - tentò Harry.
- No, ci deve essere un motivo più valido. I soldi, forse? -
- Hai più soldi di me. -
- La tua fama. Deve essere quella. - annuì solennemente - Beh, diciamogli addio. - puntò il pelapatate - Qualche ultima parola? -
Harry sapeva che se voleva insistere nella sceneggiata avrebbe dovuto fingere di temere il pelapatate, ma guardarlo puntare quel coso con un espressione arcigna era troppo divertente. S'umettò le labbra - Se mi lasci vivere, ti succhio l'uccello. -
- Non sei un buon negoziatore. - replicò Draco subito - dovresti offrirmi qualcosa che di solito non fai volentieri. -
Harry si rifletté - Starò sotto per tutta la prossima settimana? -
- Un mese. -
Ci fu di nuovo silenzio, i due si fissarono per un lungo, rabbioso minuto. Poi Draco ripose la fatiscente arma e tirò le labbra in un sorriso divertito.
- Quindi... ricapitoliamo. - mormorò - Sono riuscito a minacciarti con un pelapatate e a guadagnarci anche un mese di sesso dove sto sopra io. Chi pensi abbia vinto questa gara? -
Harry si ritrovò ad arrossire e si alzò dal divano - Sei perfido. -
- Ti stavi divertendo tanto, non volevo rovinarti il gioco. - sorrise Draco indulgente.
- Che mi hai chiesto a fare cosa fosse? -
Draco s'umettò le labbra - Quando ti chiedo le cose... ti piace.- fece l'occhiolino - Ti piace prenderti cura di me, anche solo spiegandomi cos'è un pelapatate. -
La sfida era scivolata nella loro nuova quotidianità - Quindi chiedermi cose è il tuo modo di farmi sentire utile? -
- Vedo che capisci. - annuì Draco divertito - e ora, ho un ricatto da riscattare. - gli fece l'occhiolino - Ci vediamo sopra...-
Harry osservò il suo ragazzo iniziare a salire di sopra con un sorriso largo e trionfante e si ritrovò innamorato di quel ragazzo ancora una volta…
Riusciva sempre a sorprenderlo.