Illusioni

Feb. 22nd, 2020 11:37 pm
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- Sei ingrassato un poco? –
Loki osservò il fratello con la coda dell’occhio e il nervosismo che virava nelel vene.
Non era colpa sua se era così scemo, ma di certo non apprezzava quei commenti. Con un po’ di magia riuscì a nascondere l’abbozzo di pancia e si alzò pronto a rivestirsi.
- Dove vai? –
- In camera mia, abbiamo finito. – replicò chiudendosi la vestaglia.
Thor fece una smofia e si lasciò andare sulle coperte – Ma io voglio farlo di nuovo.- protestò – Ultimamente non lo facciamo abbastanza. –
- Abbastanza? – gli fece il verso Loki – Cos’è ti ha ordinato il dottore di scopare? –
- Dovrebbe. E’ un ottimo toccasana. –
- Trovati una bella fanciulla, fratello. –
- a che mi serve una fanciulla? Ho te. – gli cinguettò divertito – In più, se volessi una qualsiasi fanciulla tu potresti trasformarti in lei.-
A volte, era veramente troppo stupido.
Loki alzò gli occhi al cielo e masticò un – Buona notte.- ma Thor gli afferrò la cinta della vestaglia e lo tirò indietro. Cadde seduto tra le sue gambe e il maggiore ne approfittò per avvolgerlo in una abbraccio impacciato.
- Non volevo offenderti. – soffiò con una voce suadente e dolce.
Maledetto.
Pasò una mano sul grembo e la lasciò scivoalre in basso, pronto ad afferrare cose che Loki aveva molto care e che solo al pensiero si stavano già risvegliando.
- Abbiamo finito. – disse, con severità.
Thor sbuffò e lo lasciò andare.
- Sei una guastafeste. –
- Lo so. –
- Ci vediamo domani? –
Loki gli lanciò un’icchiata dall’altro – A domani. – gli concesse.

Il loro rapporto era sempre stato molto unito, ma ad un certo punto qualcosa era profondmente cambiato tra loro.
Gli ormoni? Le prime erezioni? Non sapeva nemmeno com’era iniziata davvero. Saepva solo che era iniziato con la curiosità ed era finita in una relazione stabile.
Bhe, un surrogato di relazione.
Non era normale, era totalmente sbagliato, soprattutto non si erano scambiati promesse, o confessioni.
Semplicemente non passavano quasi mai la notte da soli nei loro letti, e non passavano mai davvero la notte addormentati da anni ormai.
Anche se Thor aveva frequentato altre ragazze, anche se Loki aveva frequentanto… molte altre persone, alla fine, durante la notte, sgattaiolavano in una delle loro due stanze per divertirsi.
All’inizio era solo toccarsi, poi succhiarsi e infine, Thor lo aveva spinto sul letto e lo aveva scopato.
Era stato doloroso e confuso, ma dopo un po’ avevano provato nuovi meditori per continuare a farlo. Non avevano più smesso.
Tuttavia, ultimaente qualcosa era cambiato.
Loki si guardò allo specchio e lasciò scivolare via l’illusione. Si toccò l’addome rigonfio e il gelo scorse nelle sue vene ad ogni respiro
Lo aveva sentito muoversi qualche giorno prima, da allora, non era più stato possibile negare quella realtà.
Loki non era sicuro come fosse successo, o meglio, non era sicuro che quella cosa potesse essere davvero possibile. C’erto era a conoscenza su come si facessero quella cosa… i figli… ma era anche piuttosto convinto che lui e Thor essendo due uomini non sarebbero dovuto essere in grado di averne.
Eppure, Loki non poteva guardare al suo addome se non con una matematica certezza che ci fosse una vita che vi cresceva.
Non sapeva nemmeno a chi chiedere aiuto…
Non poteva certo dire in giro che lui e thor giocavano in modo che non sarebbero dovuti essere concessi, era pure spaventato dall’idea di dover ammettere ad alta voce che pensava di essere icninto.
Era una situazione davvero, davvero complicata.
Aveva il sospetto che fosse per via della sua natura magica, il suo essere un camalonete, il dio delle illusioni. Poteva mutare forma, diventare una donna o animale, non era così sicuro quindi esattamente come i suoi poteri e lil suo corpo funzionassero. Era anche l’unico in famiglia ad avere queste abilità quindi non era nemmeno sicuro di a chi chiedere consiglio.
Ma era anche l’unica cosa che lo differenziava e l’unico motivo valido di poter ammettere che c’era quella vita dentro di lui.
A quanto pareva, era in grado di concepire figli e aspettava il figlio di suo fratello.

Nel tempo iniziò a negarsi a Thor, che diventava sempre più insistente.
- Va a cercare qualcun altro! – gli urlò un giorno disperato. Dovevano essere gli ormoni.
Thor lo aveva guardato come avetsse tre teste, e aveva borbottato qualcosa prima di andarsene.
Per Loki, nascondere la pancia con la magia, mentre era in preda a preoccupazione e ormini stava diventando sempre più difficile.
Ad un certo punto, però, arrivarono le voglie.
Non si trattava solo del cibo, come principe di Asgard non ci metteva molto a chiedere uno dei più improbabili manicaretti che la sua mente vogliosa poteva immaginare e farselo arrivare.
La voglia che era più difficile da affrontare era la frustrazione.
Aveva scacciato Thor per non mostrargli il suo corpo, ma nel farlo, doveva fare i conti con anni e anni di sfogo sessuale che veniva imrpovvismente sopito e alimentato da ormoni.
Liki, ammise con rabbia, sentiva la mancanza del sesso.
E, in un angolo della sua anima, sentiva la mancaza di Thor.
C’era qualcosa di particolare in loro, non era solo quel segreto che condividevano, era un rapporto unico che solo due fratelli potevano avere. Era il loro modo di interagire, di cercarsi, di stare insieme.
Si odiavano un poco, si stimavano tanto, si amavano…
Beh, Loki non era sicuro di cosa fosse davvero l’amore ma era più che convinto di provare qualcosa per Thor.
Bhe, era letteralmente il padre del suo bambino.
Cielo, pensò con le lacrime che riempivano i suoi occhi, stava per avere un bambino!

Una sera, la mancanza divenne insopportabile. Scagliò l’inganno sul suo addome e cercò suo fratello, lo afferrò e lo trascinò via, due attimi dopo era in ginocchio, a armeggiare con i tuoi pantaloni.
- Credevo che non dovessimo più farlo… - mormorò Thor confuso.
- Ho cambiato idea. –
Riuscì asbottonare la patta e finalmente ebbe la visuale della sua meta. Gli era mancato tantissimo anche lui.
Iniziò a leccarlo senza alcun indugio, quel sapore salato e quell’odore pungente lo inebriarono fin qusi a farlo venire.
Perfino semplicemente succhiarglielo, era dannatamente eccitante.
Thor non protestò per nulla, non cercò di scacciarlo, ma anzi, gli afferrò la testa e strinse i capelli per tenerlo esattamene dov’era senza dargli la possibilità di ristrarsi alll’ultimo.
Affondò fino alla sua gola e venne con un grugnito. Loki venne con lui, senza nemmeno essersi toccato.

Non era lontanamente abbastanza, ma doveva esserlo. Così, nonostante le gambe che gli tremavano si alzò per andare via. Thor però lo afferrò e lo trascinò via.
Nonostante le proteste lo scaraventò sul primo letto che riuscì a trovare e si impose su di lui con uno sguardo famelico e un po’ minaccioso.
Sembrava così affamato che Loki arrivò a chiedersi da quanto non sfogava la sua libido. Non erano mai davvero stati monogami.
- Ehi, calmati. –
- Sei di genio epr la prima volta dopo mesi,- soffiò Thor prima di afferrargli il pantalone e letteralmente strapparglielo con una manata – col cavolo che mi calmo. –
- Thor, cosa…-
Infilò le dita in lui senza troppi riguardi. L’impazienza e la determinazione nell’essergli dentro era talmente palpabile che bastò quella a far sentire l’intero corpo di Loki percorso dal desiderio.
Cielo, voleva essere fotutto. Voleva esssere fottuto adesso.
Aprì le gambe, sussurrò il suo nome. Tanto bastò.
Thor gli entrò dentro in un'unica spinta e il sosprio di sollievo e piacere fu unanime.
Si erano mancati, ad un livello di intimità e completezza che non erano nemmeno sicuro di comprendere.
Mentre Thor si aggrappava ad ogni cosa, per darsi più spinta possibile, Loki sperò con tutte le sue forze che l’illusione non scemasse, che Thor non vedesse il suo addome gonfio.
Preso dal terrore, decise che c’era slo un modo per evitare che lui potesse notarlo.
Lo fermò come poteva e si girò per mettersi carponi, Con uan mano si aprì le natiche, a mo’ di ivnito.
Tanto bastava.
Thor tornò dentro di lui e Loki fu percorso dal più totale dei pianceri.
Cazzo se gli era mancato!
Non appena quel pargolo sarebbe venuto al mondo, avrebbe trovato un modo per evitare che riaccadesse… e non aveva mai più intenzione di lasciare il letto.
Cavolo, avrebbe cavalcato il suo sesso per il resto dei suoi giorni.
Non voleva che altri lo avessero, non voleva che thor fosse di nessun altro.
Non era amore però, era una becera, profonda e inevitabile ossessione.
Amava Thor come suo frtello, amava il sesso con lui come una dipendenza.
Le ondate divennero sempre più possenti, Loki iniziò a perdere il senso della realtà e il controllo di ogni briciola del suo corpo.
Urlò perfino, fargiglio incoraggiamenti, masticò il suo nome.
Era ormai senza pià alcun controllo della logica.
- Non negarti a me mai più. – gli sussurrò Thor all’orecchio – Non sarò più così paziente. –
- Mai più.- promise, in preda al piacere.
L’orgasmo che seguì, fu il più potente della sua intera esistenza.

Non sapeva come avrebbe potuto davvero partorire. ILa logica gli suggerì di tramutarsi in donna non appena avvertì i primi dolori.
Lo fece da solo e fu completamente spaentoso.
Il bimbo era corvino ma aveva suoi bellissimi occhi azzurri.
Era bellissimo… ed era loro.
Ma nessuno doveva sapere della sua esistenza.
Tornò uomo, incontrò una donna che aveva assoldato per prendersene cura.
Lo spacciò per un orfano che aveva trovato, promise alla donna di pagarle ogni cosa che il bimbo necessitava.
Spacciò suo figlio, per un opera di carità.
Lo fece cl cuore spezzato.
Quando aveva preso quel bambino tra le braccia, il nome di quel sentimento che provava e che non aveva mai avuto il coraggio di indagare era sfuggito dalle sue labbra con una semplicità assoluta.
Li amava.
Amava suo fratello e amava loro figlio.
E non potevano continuare così…

Questa volta, quando disse a Thor che era finita, lo era davvero.
Ma Thoer era un idiota e non lo accettò mai.
Restarono insieme, fine alla fine del modo piccolo e magico mondo.



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