macci: (Default)
macci ([personal profile] macci) wrote2020-02-22 03:16 pm

Logica innegabile

C’era riuscito. Era davvero lì.
Loki guardava il volto del fratello tra un bacio e l’altro e non poteva fare a meno di sorridere.
La sua illusione era stata magistrale.
Qualche giorno prima Thor si era divertito a prenderlo in giro, aveva millantato di essere sempre in grado di notare le sue illusioni, di smascherarle.
Loki l’aveva presa sul personale.
Aveva aspettato qualche giorno, così che il fratello non esattamente sveglio diventicasse quella discussione, poi aveva messo in moto il suo piano.
Si era trasformato nella più bella donna che avesse mai immaginato, l’aveva fatta bionda, con i capelli lunghi, gli occhi verde come il mare, gli zigomi alti, le gambe lunghe. Il prototopo della donna perfetta per suo fratello.
Bella, di una bellezza spettacolare, ma elegante perché era per sempre lui ad interpretarla.
Era stato perfino troppo facile ingannarlo; niente moine, ma nemmeno troppa durezza. Era stato divertente fare la difficile per poi invitarlo con un semplice, penetrante sguardo.
Thor era caduto ai suoi piedi come un cucciolo. L’aveva rincorsa e seguita in una stanza sfarzosa con i soffitti a cassettoni e il letto a baldacchino.
Aveva prenotato la stanza in previsione e aveva anche preparato un ologramma per catturare perfettamente l’espressione del fratello quando si sarebbe rivelato essere lui sotto le mentite spoglie.
Thor si avvicinò a lui, mise le mani grandi sui fianchi e avvicinò le labbra all’orecchio.
- Finalmente ti ho preso. – sussurrò.
Loki quasi rise, mentre si girava e gli abbracciava il collo – Sì? Cosa te lo fa pensare? – sussurrò.
- Ti ho letteralmente tra le mie mani. – confermò Thor come se quella logica fosse innegabile.
Loki, sotto l’aspetto di una giovane avvenente, rise e passò lentamente un polpastrello sulle sue labbra – E allora, mio dio del tuono, ora che mi hai preso… cosa vuoi farmi? – lo guardò direttamente negli occhi e vide gli ingranaggi del suo piccolo cervello muoversi.
Era carino, suo fratello, quando ci si impegnava.
- Ti sbatto sul letto, intanto. – asserì.
- E poi? – domandò ancora, poggiando una mano sul petto sodo per poi lasciarla scivolare più in basso – Cosa mi farai? –
Era tutto parte del suo piano: fargli descrivere cosa farebbe a quella sua improvvisata partner, farlo eccitare, farlo cadere ancra di più in quelle sabbie mobili di vergogna che sarebbe presto diventata la rivelazione.
Thor non sembrò però apprezzare quel gioco, prese la giovane e se la mise in spalla per trascinarla al letto e buttarcela.
Il maggiore restò in piedi, con un ginocchio piegato sul materasso, sovrastando la sua futura vittima. Gli occhi scrutavano con desiderio la figura che Loki aveva creato appositamente per essere attraente.
- E’ molto semplice quello che farò – disse thor con voce bassa e profonda – Ti sarò dentro tutta la notte. –
Loki sentì il proprio corpo reagire a quella promessa.
Non che fosse sorpreso, non era una persona schizzinosa con i suoi amanti, non era nuovo al farlo con uomini, ma in quel momento, con thor sopra di lui i cuoi occhi sembravano volerlo divorare, con la sua voce che gli prometteva di consumarlo…
Se fosse stato in versione uomo, sarebbe diventato duro.
Da donna, sentì il corpo diventare più caldo e desideroso.
Thor si fece avanti, cercò le sue labbra e per un lungo attimo il pensiero di mantenere quella illusione gli balenò nel cervello.
E se…
Se non si rivelava affatto? Se restava quella donna e si lasciava andare? Quanto sarebbe stato sbagliato indugiare su una cosa simile?
Per un fatale attimo, che durò la presenza della lingua di suo fratello nella sua bocca, parve possibile.
Parve perfino inevitabile.
Ma pian piano la ragione si fece strada tra gli ormoni e il desiderio, complice anche il fatto che Thor aveva alzato il suo vestito e gli aveva tolto le mutande.
Svelarsi in quel momento, divenne inevitabile.
Fermò Thor dal baciarlo di nuovo e si sforzò di ridere.
- Sei davvero così scemo? – sogghignò Alzandosi sui gomiti – Ci sei cascato. –
In un battito di ciglia Loki riprese la sua forma. Fu un po’ umiliante che il vestito che indossava da donna continuasse a entrargli perfettamente.
- Visto che ti ho ingannato, fratello? – gli dette una piccola schicchera sulla fronte – I miei inganni sono perfetti. –
Si aspettò di vedere il disgusto negli occhi di Thor, perfino della rabbia, si aspetto… qualcosa.
Ma Thor roteò gli occhi e prese la mano che lo aveva appena colpito per sbatterla sul ciscino. Loki si rese conto appena che intrecciò le dita alle sue prima di rendersi conto che quella pressione che sentiva ora era la punta del sesso dl fratello premere sull’univa apertura che gli era rimasta.
Abbassò gli occhi, sgranandoli e ebbe apepna il tempo di vedere i eprfetti addominali del fratello contrarsi mentre il sesso affondava in lui.
Inarcò la schiena, sorpreso e Thor ne approfittò per afferrargli di fianchi e spingeselo addosso, permettendo al sesso di entrargli tanto in pofondità da farlo boccheggiare.
- che… cosa… - farfugliò Loki - … fermati! –
Thor fece un sorriso predatorio e uscì da lui sol per rispngersi di nuovo in profodintà che nessuno dei suoi amanti aveva mai raggiunto.
- Sei… matto?! – tentò ancora Loki di ribattere, ma ogni altra replica fu bloccata da un bacio.
Cazzo.
Beh, sì, era esattamente quello che lo stava fottendo, e non era questo il problema.
Il problema era che stava sotto suo fratello che se lo stava sbattendo come se non ci fossero secoli di morale e genetica a frenarlo.
E che lo stava scopando pure bene.
Loki cercò davero di restare aggrappato al senno, tentò di sembrarne ed esserne disgustato, di soportarlo, ma Thor si impose su di lui e dentro di lui, in modi che nessuno aveva mai osato.
Se ne sentì compltamente inghiottito, sentì il prprio corpo volerne di più, ancora di più, fino a esplodere.
Sentì l’orgasmo espandersi in lui come un uragano, crollò come un castello di carte sul cuscino. Ebbe appena il tempo di rendersi conto di essere venuto, che Thor gli alzò una gamba sulla spalla e spinse più in profondità.
Fu allora che Loki si accorse che non non sarebbe finita così semplicemente, che Thor era ancora duro dentro di sé, ancora pimpante e divertito dalla situazione.
Provò a protestare, senza convinzione, ma alla fine affondò il viso nel cuscino e si limitò a godersela.
Ormai erano lì, tanto valeva venire fin quanto poteva.
Thor venne in lui dopo quella che sembrò un’eternità di piacere sconfinato.
Loki era venuto altre due altre due volte, orgasmi secchi e devastanti, ma che Thor non aveva nemmeno notato.
Quando uscì da lui, lo fece con una mano pronta a masturbarsi e spremere fino all’ultima goccia sull’ano gonfio.
Venne in ultimo, con un sorriso tronfio.
Poi restarono lì, ansanti, stanchi, soddisfatti come non mai.
Loki cercò qualcosa da dire, ma tutto il suo corpo era così soddisfatto che pensò di trasformarsi in un felino solo per fare le fusa.
Aveva goduto come non mai, per il cazzo del suo stesso fratello.
Quello era davvero il colmo.
Dopo un po’, cercò di capire di che umore fosse Thor. Okay, lui aveva dato il via al tutto trasformandosi in prim luogo, ma non avrebbe esistato a rovesciare la situazione e puntualizzare che lo aveva scopato lo stesso, se fosse stato necessario.
Thor gli afferrò una coscia e gliela spalancò, con le lenziola iniziò grossolamentanete a pulire il liquido che ancora golava dal suo ano.
Sarebbe dovuto essere un attimo drammatico, di confusione, ma Loki riscopriva sentirsi completamente a suo agio.
Forse, i tre orgasmi di cui due anali avevano aiutato.
- Ti ho ingannato, almeno per un po’, vero? – domandò.
Thor finì di pulirlo poi infinò due dita di nuovo dentro di lui – Devo pulirti anche dentro. – disse, a mo’ di giustificazione.
- Posso farlo da solo. –
- Visto che ci sono. – fece spallucce.
Non aveva risposto alla domanda e quelle dita non lo stavano pulendo.
Loki fece finta di non accorgersene, ma il suo corpo sapeva esattamente che quelle dita si stavano muovendo dentro di lui in modi più che sospetti.
Un sopracciglio si alzò sul viso del minore – Credo di essere pulito ora. – soffiò.
- sono molto grande.- replic thor – potrei essereti venuto molto in profondità. –
Beh, decisamente suo fratello non era poi così scemo. Certo, non che sospettava fosse davvero convinto che ci sarebbe cascato, ma di certo non era così idiota da prendersi sul serio.
Loki però a quel punto sentiva già l’eccitazione tornare più potente che mai. La rassegnazione che avrebbero continuato a fare sesso, ormai era una seconda pelle.
Fanculo la morale, quel cazzo era troppo eprfetto per essere lasciato senza il cuo culo attorno.
- Prova col tuo cazzo.- propose – Sono sicuro che lui ci arrivi meglio. –
Il sorriso trionfante di thor, era prezioso.
Si avventò in lui, come un bambino su un nuovo giocattolo scartato a Natale.

Non parlarono molto durante quelle ore, se non per spronarsi a eccitarsi ancora. Thor svutò ogni sua energia dentro il fratello, non fece nemmeno finta di uscire più.
Tranne quando Loki desiderò succhiargli il cazzo e Thor desiderò venirgli sul viso. Quella fu un’eccezione.
All’alba, loki era umido, appiccicoso e pieno. Fosse rimasto una donna, probabilmente sarebbe rimasto incinto di ventitre gemelli biondi.
Non dormì che pochi attimi, stremato, ma quando aprì gli occhi si era alzato a fatica e aveva lanciato un’occhiata al fratello disteso con il cuscino abbracciato, completamente nudo e il viso aveva indugiato sul suo visino statuario, poi sulla protuberanza che lo aveva scopato per ore e ora, distesa di lato, come un guerriero a riposo.
La salutò, consapevole che quella notte era stata una perversa eccezione e che non potevano semplicemente continuare.
Scappò via, senza svegliarlo.

Lui e thor non ne fecero più parola, ma mentre raccontava ai suoi amici di lui ora affermava con orgoglio che suo fratello era il mago della trasformazione, che poteva ingannare letteralmente chiunque.
Tranne lui, sussurrava sempre la sua testa e aleggiava tra loro.
Mentre ripensava a quella sera, in ogni minuti che ripercorreva, aveva capito che Thor aveva sempre saputo chi fosse davvero e che non aveva avuto nessuna intenzione di fermarsi.
Forse, Loki non era stato l’unico a desiderare quel contatto.
Forse… tra loro c’era qualcosa di più. Qualcosa di imperdonabile.
Ma andava bene così.
Quella notte sarebbe rimasta preziosa e immutabile. Un ricordo speciale, solo loro.
Il loro segreto.



O almeno così pensava.
Thor lo afferrò dal nulla qualche giorno dopo e lo trascinò nella sua stanza. Non aspettò nememno che Loki protestasse, che gli aveva già spinto giù i pnataloni e aveva affondato la lingua nel suo ano.
Ebbe appena il tempo di rendersi conto di star godendo che Thor lo scopò senza troppi riguardi.
La volta dopo, lo toccò solo, durante una cena di famiglia. I suoi erano così intenti a prlare di politica che non si accorsero nemmeno che la mano di Thor era letteralmente nelle sue mutande.
Usò il suo potere per creare un’illusione di loro due a tavola, per poter sgattaiolare via. Lo fecero in corridoio, in ginocchio, con Thor che gli divorava il collo a morsi.
Continuò ad accadere, quasi come se loro avessero…
Non osò pensare nemmeno la parola relazione.
- Basta…! – faticò a esclamare Loki un giorno sulla sua spalla.
Aveva incontrato suo fratello per caso dopo un allenamento e thor aveva approfittato del fatto che non ci fosse nessuno in giro.
Sospettava che avesse dato ordine ai domestici di sparire ogni volta che li vedevano.
- No. – Fece Thor, schiacciandolo ancora di più contro il muro e spingendosi ancora di più dentro di lui.
- p-possono scoprirci. – farfugliò.
- E tu ti trasformi in una donna. – replicò thor divertito.
Aumentò le spinte e Loki fu disorientato dal paicere – N-non possiamo continuare…- insistette – Devi smetterla di scoparmi in ogni angolo del castello. –
Thor affondò finalmente completamente in lui e gli prese i capelli per strattogliarglieli e così costringerlo a guardarlo in faccia.
Questa volta, un’ombra aleggiava sul viso, era pericolosa ed era… vera.
Se non fosse stato così innamorato di lui, ne avrebbe avuto paura.
- Finalmente ti ho preso.- soffiò, rimarcando le parole che gli aveva detto quella fatidica prima notte e finalmente Loki capì che erano un dato di fatto.
Non ne sarebbero usciti, thor non aveva avuto intenzione di lasciarlo andare, né di smettere, di permettergli di essere di chiunque altro.
Era solo suo.
Quela consapevolezza cambiò qualcosa in lui, come se nonostante si fosse lasciato andare continuamente a quelle pinte, una parte del suo corpo non voleva concedersi di lasciarsi andare completamente.
Fino a quel momento. Fu come se anche l’ultima piccola barriera venne a mancare e il piacere più totale divenne sangue nelle sue vene e gli faceva esplodere il cuore.
No. Quello non era amore, pensò mentre l’orgasmo più potete della sua vita lo rendeva poltiglia, era qualcosa al limite del possesso e dell’ossessione e loki capì di essere intrappolato.
E che non avrebbe voluto liberarsi nemmeno volendo.
Thor uscì da lui e si spinse dentro, schiacciandolo in una nuova, fatale morsa, quella che portava il suo corpo all’ennesimo devastante orgasmo.
- Ti ho letteralmente tra le mie mani.- soffiò ancora.
E non lo avrebbe più lasciato andare.
Era una logica innegabile.











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